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La descrizione di Corridor Z
Ciò che distingue Corridor Z dalla maggior parte degli endless runner è il senso di progressione immediato e duraturo. Mentre molti giochi del genere si concentrano maggiormente sul raggiungimento di risultati più grandi e migliori, Corridor Z si concentra sul completamento delle missioni, sull’acquisizione di potenziamenti e sull’avanzamento nel gioco. Dopo ogni serie di cinque compiti, il gioco avanza il giorno successivo, presentando una nuova serie di sfide significative. Dopo qualche giorno, si aprono nuovi personaggi, si impara a conoscere il background e si scopre un nuovo ambiente.
La grafica del gioco è piuttosto impressionante, con colori fantastici. Gli sviluppatori hanno fatto un certo lavoro per farci cercare i graffi sul grande schermo; i colori sabbiosi e l’impiallacciatura granulosa sono ideali per regolare il tono di questo orribile zombie. È un peccato che non ci sia una variazione più significativa nei luoghi; anche se il laboratorio alla fine si apre, come l’area di Rakeback, passare attraverso gli stessi corridoi, inizia a diventare noiosamente veloce, soprattutto perché anche tra le due città non c’è molta varietà nel design o nel layout.
Come ogni endless runner, Corridor Z dipende dalla prontezza di riflessi e da risposte da ninja. Poiché il gioco è orientato frontalmente (cioè si corre verso la telecamera), non si può vedere cosa c’è davanti a noi fino all’ultimo secondo, quindi è necessario reagire istantaneamente per ottenere i punteggi più alti nella propria corsa, facendo jogging. Fortunatamente, è stata aggiunta una serie di codici colore per rendere le cose un po’ più facili: la luce verde del cartello di uscita può essere vista poco prima di dover girare l’angolo, la luce rossa significa che è possibile raccogliere la pistola e la luce blu (accompagnata da una suoneria del telefono) significa che l’oggetto è di fronte a voi e potete raccoglierlo. La necessità costante di reazioni rapide e fulminee contribuisce a mantenere alta la tensione, mentre la musica ad alto volume consente di prendere decisioni immediate e veloci.
Questo ritmo incalzante significa anche che “Corridoio Z” cresce in complessità molto rapidamente, forse ingiustamente. Dopo una tacca di 1500 m, sembra quasi impossibile, se non si dispone di un’arma, riuscire a sfuggire agli zombie. A questo punto, gli zombie si muovono più velocemente e possono raggiungervi nel più breve tempo possibile: gli ostacoli non li trattengono nemmeno per un secondo. Senza armi, il vostro cervello si stancherà rapidamente. Il problema è che, se si ottiene un’arma o meno, è solo fortuna. Gli incontri sono del tutto casuali, quindi in questa fase del gioco il successo dipende da voi.
Il problema più grande di Corridor Z è che le sue radici sono ancora molto vicine alla categoria dei giochi per cellulari, e molte caratteristiche fastidiose che non ci aspettavamo di vedere nel prezzo della console esistono ancora. Persino i menu sono progettati per il touchscreen; invece di assegnare semplicemente dei pulsanti a ogni voce di menu, è necessario muoversi con il cursore del mouse, cosa che a volte sembra scomoda. La cosa peggiore è che le vite non sono infinite: ogni personaggio ha tre vite e, una volta esaurite, bisogna aspettare che il timer inizi a ticchettare per ripristinarle. Anche se il timer non è particolarmente lungo (10 minuti per vita) e si può scegliere tra diversi personaggi, se si continua a morire molto velocemente, ci si può ritrovare presto in balia del conto alla rovescia, senza poter giocare. Quando si pagano 289 rubli per il gioco (sì, ora c’è un buon sconto), ci si aspetta di poter giocare quando si vuole, tutte le volte che si vuole. Il gioco vale la pena.